خرید vpn خرید کریو خرید کریو دانلود فیلم خارجی دانلود آهنگ ایرانی دانلود فیلم خرید vpn دانلود فیلم خرید vpn خرید vpn خرید کریو Google
Un monumento per i morti  alla frontiera
13
Dic
2024

Un monumento per i morti alla frontiera

Il 16 novembre, nel cimitero Humci a Bihac’, ha avuto luogo l’inaugurazione di diciotto tombe di persone vittime della frontiera, che hanno perso la vita cercando di raggiungere la ‘fortezza Europa’. Si tratta dei morti seppelliti dal 2019 ad oggi: ad alcuni sono riusciti a dare un nome, ma la maggior parte viene indicata come ‘NN lice’, che sta per ‘persona non identificata’ in bosniaco. Nessuno di loro superava i 40 anni di età, alcuni non erano neanche maggiorenni.

Le tombe, che si trovavano già nel cimitero da alcuni anni, erano in gran parte fatiscenti e abbandonate. La riqualificazione è stata realizzata grazie alle associazioni SOS Balkan Route e LeaveNoOneBehind, che hanno lavorato insieme alla municipalità, ai rappresentanti della società civile e delle comunità religiose della città.

Ho partecipato alla commemorazione insieme alle mie colleghe e a Silvia Maraone, a capo del progetto di IPSIA in Bosnia Erzegovina, che come cittadina che vive in questo luogo e si occupa di queste tematiche da anni, dal 2018 ha contribuito a dare degna sepoltura a quattro persone e di mantenere le tombe pulite e ordinate, in modo che non venissero dimenticate. Quel giorno abbiamo portato i fiori e abbiamo posto una rosa su ognuna di quelle tombe nere e lucide, appena posate sul terreno. Una lapide commemorativa è stata posta alla base di queste, e recita: “In memoria di tutti i rifugiati e i migranti i cui sogni sono morti insieme a loro nella ricerca per una vita migliore”.

La morte ingiusta e precoce di queste persone non è stata naturale, ma causata dalle politiche migratorie europee e da questo confine sempre più militarizzato. Basta alzare gli occhi, anche dal cimitero si può vedere. Di fronte a noi sulla Pleševica si staglia il confine, reso ancora più evidente da una striscia di terra realizzata sradicando e abbattendo la vegetazione per poter controllare e stabilire meglio la demarcazione tra la Bosnia Erzegovina e la Croazia, diventata porta per l’Europa.

Guardo questo confine e so che anche oggi, mentre sono qui a commemorare la morte di queste persone, mentre ci diciamo che non dovrà succedere mai più, c’è chi sta rischiando la vita per l’ennesima volta cercando di avvicinarsi un po’ di più alla sua meta, alla sua famiglia, ad un sogno di stabilità e di vita migliore. C’è chi sarà respinto, picchiato, umiliato dalla polizia croata e da tante altre polizie di confine lungo questa rotta balcanica ormai nota per la sua violenza sconsiderata. So che li incontrerò lunedì a lavoro, quando apriremo i Social Café nei campi di Lipa e Borici: mi racconteranno le loro storie, li vedrò arrivare con graffi e stampelle, con i cellulari rotti e senza scarpe, perché le hanno perse dopo che li hanno costretti ad entrare nel fiume gelato di notte. Ma nonostante tutto, li sentirò ancora ridere e scherzare tra loro, giocheremo a biliardino e cercheranno di insegnarmi i trucchi migliori per fare goal. Parleremo di cibo marocchino e dei quartieri di Beirut, dei familiari e degli amici che non vedono l’ora di incontrare in qualche paese europeo, o dei figli che vogliono riabbracciare.

La violenza e la repressione non potranno mai essere sufficienti a bloccare il bisogno e il desiderio di costruire una vita migliore, che rispetti i diritti fondamentali di ogni persona, e nessun confine, per quanto militarizzato e controllato, sarà in grado di fermare tutto ciò.

Questo sito utilizza cookies necessari per la navigazione, nonché cookies anche di terze parti per finalità analitiche e di controllo della performance. Per l'informativa privacy e le modalità per gestire i cookies: CLICCA QUI.

Ultime notizie

IPSIA parte della campagna SPORT CONTRO LA FAME

IPSIA parte della campagna SPORT CONTRO LA FAME

IPSIA è uno dei soci che, attraverso una grande mobilitazione nazionale e territoriale, beneficerà della campagna “Sport contro la fame”, a sostegno di un progetto con le comunità Masai in...

Convivere con la fauna selvatica: dinamiche e sfide nel Kenya centrale

Convivere con la fauna selvatica: dinamiche e sfide nel Kenya centrale

Un tema estremamente complesso e delicato dove esseri umani e fauna selvatica competono per l’accesso a risorse essenziali sempre più scarse

Wax – Un mélange di culture, incontri e creatività

Wax – Un mélange di culture, incontri e creatività

Nel cuore dei mercati senegalesi e di tutta l’Africa occidentale il wax diventa un racconto di incontri, migrazioni culturali e creatività

‘Il secolo è Mobile’ per i 40 anni di IPSIA

‘Il secolo è Mobile’ per i 40 anni di IPSIA

In occasione delle celebrazioni per i quarant’anni di IPSIA, siamo felici di ospitare Gabriele Del Grande con il suo ‘Il secolo è Mobile’

Migrazioni

UN APPELLO PER FINANZIARE UNA SOLIDARIETÀ RADICALE E CONCRETA

UN APPELLO PER FINANZIARE UNA SOLIDARIETÀ RADICALE E CONCRETA

IPSIA si unisce a 29 organizzazioni in Where We Rise, una campagna di solidarietà nata con l’obiettivo di raccogliere 1 milione di euro entro settembre 2025

BRAT: MOSTRA FINALE AL KOMBITEKS DI BIHAĆ

BRAT: MOSTRA FINALE AL KOMBITEKS DI BIHAĆ

In occasione della giornata mondiale del rifugiato, vi raccontiamo con le parole di Sofia e Benni (personale SCU in BiH) un’iniziativa importante, oggi più che mai

Osiamo sognare nel campo di Lipa

Osiamo sognare nel campo di Lipa

Vi ricordate la bacchetta magica delle storie per bambinə, quella con cui potevamo realizzare qualunque cosa noi desiderassimo? Ecco, immaginate per un momento di entrarvi in possesso...

Un monumento per i morti alla frontiera

Un monumento per i morti  alla frontiera

Il 16 novembre, nel cimitero Humci a Bihac’, ha avuto luogo l’inaugurazione di diciotto tombe di persone vittime della frontiera, che hanno perso la vita cercando di raggiungere la ‘fortezza...